Kaizen

KAI cambiamento – ZEN meglio, indica un miglioramneto dovuto a un lavoro di gruppo, ad attitudini diverse che si confrontano generando progresso e innovazione.
L’idea di trasformazione e metamorfosi è centrale in KAIZEN.
Il suono pianistico, non perde i suoi valori aurali ma il timbro si trasforma in luce, le armonie diventano materia, la forma si adatta all’istante e plasma il tempo in un fluire che suggerisce l’infinito, l’infinito istante.
Il suono stesso diventa elemento strutturante, e l’indagine si spinge dentro i processi più intimi della vibrazione acustica, dove il naturale e l’artificiale si confondono e scivolano dall’uno all’altro.
Nel live set il confronto tra pianoforte e laptop non è concluso in griglie formali prestabilite ma lascia aperte soluzioni compositive imprevedibili, lontane da un’estetica riduzionista e formalista che il mezzo digitale sembra imporre.
Complessità e calore, immersione onirica e fluidità, luce e plasticità sono la materia di cui è fatto il suono di KAIZEN; cinema per le orecchie, ancora una volta.

Marco Dalpane, pianoforte
Pierangelo Galantino, electronics