Zappa Classics for Piano

“Frank è un genio. Una parola che non uso spesso…Nel suo caso non è troppo forte…Musicalmente è estremamente colto. Non sono sicuro che il grande pubblico lo sappia”. (Kent Nagano, direttore d’orchestra)

“Gli americani sono fortemente sospettosi verso ciò che sembra avere cervello, e Zappa non ha nascosto abbastanza bene la sua intelligenza” (Matt Groening, creatore di The Simpsons)

“È probabilmente la persona meno dotata di talento che abbia mai sentito. È un accademico pretenzioso e non sa suonare il rock’n’roll, perché è un perdente”  (Lou Reed)

 

Ho trascritto oltre 20 musiche di Frank Zappa, canzoni e brani strumentali, per il più classico degli strumenti, il pianoforte. Sono rimasto molto fedele agli originali, e ho cercato di far suonare il mio strumento al meglio.
Suono questo repertorio in solo o in duo con Vincenzo Vasi (voce, theremin e music toys)

Zappa è un lavoro duro. Genio iconoclasta e Absolutely Free è sicuramente uno dei protagonisti della musica del Novecento.
Un eroe americano, come Ives, Gershwin, Monk e Cage.
I suoi studi musicali dal punto di vista accademico si riducono a ben poca cosa, ma pur vivendo nella periferia americana fin da giovane è attratto dall’intensità che sprigiona dalle pagine di Edgar Varèse, il compositore che ha definitivamente riconsiderato il timbro come parametro essenziale della composizione.
Naturalmente il giovane Frank è affascinato anche dal R&B, dal blues del Delta, dal Doo-Wop, dai City Slickers di Spike Jones; rimarranno i suoi amori fino alla fine della sua vita. Non c’è spazio per distinguere tra alto e basso, popolare e colto; Howlin’ Wolf è interessante quanto  Stravinsky. Arte e intrattenimento si riflettono in un gioco di specchi geniale e spiazzante in nome in una Continuità Concettuale che lo ha guidato fin dagli esordi. Paga le sue scelte anti-commerciali con un costante conflitto con l’industria musicale; autentico self made man, solitario e orgoglioso delle infinite ore passate in studio, freak ed eccentrico per molti aspetti, metodico e scrupoloso per quanto riguarda la musica.
Anche il suo rapporto con le istituzioni accademiche e le grandi orchestre classiche è segnato da difficoltà. Zubin Metha e Pierre Boulez, Kent Nagano e la London Symphony Orchestra si sono confrontati con la sua opera, ma solo l’Ensemble Modern, proprio alla fine della sua vita, arriverà a un risultato di valore assoluto nell’esecuzione delle sue partiture.